17/11/2025

Il mondo degli UAP si arricchisce di un nuovo, sconcertante tassello.
Durante un’udienza della Camera statunitense dedicata alla trasparenza sui Fenomeni Anomali Non Identificati, un deputato ha mostrato un video che ha immediatamente catturato l’attenzione di giornalisti, analisti e appassionati del settore: un missile Hellfire lanciato da un drone MQ-9 Reaper sembra colpire un globo luminoso… e rimbalzare.

Il filmato, datato 30 ottobre 2024, è stato fornito a Rep. Eric Burlison da un informatore anonimo. Nella sequenza, registrata al largo delle coste dello Yemen, si vede un orb luminoso muoversi stabilmente sopra la superficie del mare. Pochi secondi dopo, un missile Hellfire lo raggiunge, impatta e — contrariamente a ogni logica balistica — sembra deviare senza provocare alcuna esplosione visibile.

Questo singolo dettaglio ha alimentato un’ondata di domande senza precedenti.

Cosa si vede realmente nel video?

La registrazione proviene da un sensore FLIR (infrarosso) di un drone statunitense. L’oggetto appare come un globo luminoso, privo di superfici aerodinamiche visibili e privo di scia termica. L’Hellfire entra nell’inquadratura da destra, colpisce il bersaglio e, nei frame rallentati mostrati in udienza, sembra deviare e proseguire oltre, come se avesse urtato contro una superficie estremamente resistente… o come se non avesse colpito nulla di solido.

Il contrasto con le caratteristiche note dell’AGM-114 Hellfire è netto: un ordigno concepito per penetrare blindature, distruggere veicoli e causare impatti devastanti.

Ed è proprio questo il punto su cui si concentra l’attenzione degli esperti.

L’analisi degli esperti: “Un comportamento impossibile”

Tra le voci più autorevoli intervenute, spicca quella di Lue Elizondo, ex responsabile del programma UFO del Pentagono (AATIP), che ha dichiarato:

“Non abbiamo mai visto un missile Hellfire colpire un bersaglio e rimbalzare. Un Fire-and-Forget come l’Hellfire distrugge ciò che colpisce. Nel video sembra avvenire l’esatto contrario.”

La testimonianza è stata resa proprio a CBS News, una delle poche reti che ha avuto accesso al video e ha potuto analizzarlo in dettaglio, poi riportata da diverse testate giornalistiche nel mondo.

Elizondo sottolinea che, se il video è autentico e privo di manipolazioni, potremmo trovarci di fronte a un comportamento fisico non compatibile con la tecnologia convenzionale.

Il contesto militare: lo Yemen nel 2024

Nel periodo in cui è stato registrato il filmato, gli Stati Uniti conducevano operazioni aeree mirate contro obiettivi Houthi, responsabili di attacchi a navi commerciali e unità della US Navy. L’impiego di droni MQ-9 e missili Hellfire era quindi del tutto coerente con le operazioni in quell’area.

Tuttavia, ciò che resta ignoto — e che il Pentagono ha evitato di commentare — è perché un Hellfire sarebbe stato lanciato contro un oggetto del genere, e quale minaccia rappresentasse.

Un fenomento UAP? Le ipotesi sul tavolo

Le ipotesi, al momento, restano aperte:

1. Tecnologia avversaria sconosciuta

Potrebbe trattarsi di un drone sperimentale o di un velivolo non occidentale dotato di contromisure avanzate.

2. Fenomeno fisico non compreso / errore di interpretazione FLIR

Alcuni analisti suggeriscono che il “rimbalzo” potrebbe essere un artefatto ottico o un effetto prospettico del sensore.

3. UAP nel senso pieno del termine

L’ipotesi più affascinante, ma anche la più difficile da dimostrare: un oggetto di origine non identificata resistente all’impatto cinetico di un missile.

Finché la catena di custodia, i metadati e gli altri sensori (radar, telemetria, satelliti) non verranno resi pubblici, nessuna conclusione potrà essere definitiva.

Il silenzio del Pentagono

Alla richiesta di commenti da parte dei giornalisti, il Dipartimento della Difesa ha risposto con un laconico:

“No comment.”

Un silenzio che non chiarisce nulla, ma alimenta ancora di più l’interesse del pubblico e degli osservatori.


Perché questo video è così importante

Questo caso è diventato rapidamente uno dei più discussi degli ultimi anni perché rappresenta qualcosa di unico:

  • È mostrato durante un’udienza ufficiale del Congresso.
  • L’oggetto coinvolto non si comporta come un drone o un velivolo noto.
  • Il missile non esplode e non distrugge il bersaglio.
  • La fonte primaria dell’analisi giornalistica è una rete autorevole come CBS News, non un canale amatoriale.

In un panorama in cui molti video UAP risultano essere illusioni ottiche, fenomeni atmosferici o oggetti convenzionali, questo caso rimane al momento autenticamente anomalo.


Conclusione: un mistero ancora aperto

Il “globo dello Yemen” e il missile che rimbalza costituiscono un caso che potrebbe ridefinire il modo in cui analizziamo gli UAP.
Ci troviamo davanti a:

  • un video autentico ripreso da un sistema militare,
  • mostrato durante un’udienza pubblica,
  • analizzato da una delle più autorevoli reti d’informazione al mondo,
  • e che presenta dinamiche fisiche non spiegate.

Il mistero, per ora, rimane.
E fino a quando il Pentagono non deciderà di pubblicare dati aggiuntivi, possiamo solo analizzare, discutere, confrontarci e rimanere in attesa.


E tu cosa ne pensi?

Credi che questo sia un vero UAP? Un artefatto ottico? Una tecnologia sconosciuta?
Scrivi la tua opinione nei commenti qui sotto!
Il dibattito è aperto.


Fonti:

  • CBS News, articolo di Charlie D’Agata: “Un video appena pubblicato durante l’udienza della Camera sugli UFO sembra mostrare un missile statunitense che colpisce e rimbalza sull’orbita”, 10 settembre 2025.
  • House Oversight Committee – UAP Hearing, registrazioni video ufficiali dell’udienza.
  • Dichiarazioni pubbliche di Luis Elizondo, ex AATIP, riportate da CBS.

Di I.E.

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